La Lombardia cambia, insieme possiamo farcela! Per una nuova Regione capace di crescere e
includere, attenta ai bisogni e ai diritti delle persone, in cui la solidarietà sia una condizione
essenziale di sviluppo.
La Regione deve riconoscere e promuovere il ruolo del Terzo Settore Lombardo come soggetto
decisivo nell’identificazione dei bisogni sociali, nella programmazione delle politiche e nell’
implementazione delle innovazioni in ambito sociale e non solo come attuatore di decisioni assunte
in assenza di un autentico confronto.
Concretezza e centralità della persona per una Lombardia che diventi un’istituzione più utile alle
nostre comunità in relazione ai servizi sociali e sanitari, in cui si riconosca l’importante ruolo svolto
dagli enti del Terzo settore nei diversi ambiti di intervento, nell’intercettare i bisogni e nella tutela
del bene comune.
La Legge delega 106 del 2016 definisce così il Terzo settore: “il complesso degli enti privati
costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità
sociale e che, in attuazione del principio di sussidiarietà e in coerenza con i rispettivi statuti o atti
costitutivi, promuovono e realizzano attività di interesse generale mediante forme di azione
volontaria e gratuita o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi”.
Il vicesindaco di Vedano Olona Vincenzo Orlandino, candidato nella lista Patto Civico per Majorino
presidente, ritiene centrale la tematica del Terzo settore: “E’ importante valorizzare le realtà presenti
sul territorio e le persone che prestano come volontari il proprio servizio alla comunità. La Regione
deve guardare a questa area valorizzandola, creando le basi per una rete territoriale di realtà.
Supportare tutte quelle realtà che si occupano di inserimento lavorativo e di disabilità, di
promozione della cultura e della socialità. Alla Regione viene chiesto non solo la disponibilità
economica che è fondamentale ma anche una visione prospettica su ciò che deve essere il Terzo
settore”.